Guida ai titoli esecutivi: cosa sono e come vengono riconosciuti

Cos’è un titolo esecutivo

Nel diritto civile italiano, il titolo esecutivo è il fondamento di ogni azione legale forzata per il recupero di un credito. È quel documento che consente a un creditore di procedere per vie legali senza bisogno di una causa giudiziaria preliminare. Senza un titolo esecutivo, infatti, non è possibile avviare un pignoramento o qualsiasi altra misura esecutiva.

 

Quali documenti hanno valore di titolo esecutivo

La legge definisce con precisione quali atti possono essere considerati titoli esecutivi. Tra questi troviamo:

 

        • le sentenze passate in giudicato;
        • i decreti ingiuntivi diventati esecutivi;
        • i lodi arbitrali esecutivi;
        • le cambiali e gli assegni non pagati;
        • e, in ambito notarile, gli atti notarili che contengono obbligazioni con clausola esecutiva.

Questi documenti contengono di norma la cosiddetta formula esecutiva, che li rende immediatamente azionabili.

 

Il valore degli atti notarili esecutivi

Un atto redatto da un notaio può avere forza esecutiva se costruito correttamente. Pensiamo a un contratto di mutuo con obbligo di restituzione oppure a un riconoscimento di debito: se redatti per atto pubblico notarile e muniti di clausola esecutiva, questi documenti permettono al creditore di tutelare i propri diritti in modo diretto e rapido.

È in questa fase che la consulenza notarile fa la differenza: un atto ben redatto non ha solo valore legale, ma anticipa le future necessità di protezione.

 

Perché affidarsi a un notaio

Il notaio è un garante di legalità preventiva. La sua consulenza nella redazione di un titolo esecutivo non solo evita contenziosi futuri, ma offre strumenti immediatamente efficaci in caso di inadempimento. Una tutela concreta, per imprese e privati.

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