Le fasi del pignoramento: una guida chiara per orientarsi

Quando si può iniziare un pignoramento

Per avviare un pignoramento, il primo requisito imprescindibile è la presenza di un titolo esecutivo. Senza questo, il creditore non può procedere con alcuna forma di esecuzione forzata.
Il titolo esecutivo deve essere valido e notificato al debitore secondo le modalità previste dalla legge.

 

La notifica dell’atto di precetto

Una volta ottenuto il titolo, il creditore deve notificare al debitore l’atto di precetto: una diffida formale a pagare entro un termine di 10 giorni. Se il debitore non adempie entro questo periodo, il pignoramento può avere inizio.

 

Le forme di pignoramento

Esistono tre principali modalità:

 

        • Pignoramento mobiliare, che riguarda beni mobili (es. auto, attrezzature, arredi);
        • Pignoramento immobiliare, che colpisce case, terreni o edifici;
        • Pignoramento presso terzi, come conti correnti, stipendi o crediti vantati dal debitore.

Ogni forma ha caratteristiche e procedure specifiche, ma tutte si basano su una stessa logica: recuperare quanto dovuto nel rispetto della legge.

 

Il ruolo del giudice e la vendita

Il pignoramento non si conclude con il sequestro dei beni. Il Giudice dell’Esecuzione gestisce la fase successiva: la vendita all’asta o l’assegnazione del bene. Il ricavato viene poi distribuito ai creditori secondo le regole di legge.

L’importanza della consulenza notarile

Un notaio esperto in materia esecutiva può offrire supporto legale preventivo nella costruzione di atti esecutivi e fornire consulenza strategica a chi intende tutelarsi prima che il contenzioso si apra. Un investimento di consapevolezza e prevenzione.

 

 

 

🔗 Collegamenti utili:

Guida ai titoli esecutivi

Servizi di consulenza privata